“Occhi alieni sulla Terra prima dei satelliti: prove scioccanti”


La scoperta che vi sto per raccontare è veramente eccezionale. Lei è Beatrice Villarroel ed è una astronoma e assieme al suo team ha avuto la folle idea di andare ad osservare vecchie lastre fotografiche astronomiche dell'era pre-Sputnik, cioè quel periodo precedente al primo lancio di un satellite da parte dell'umanità, nello specifico dai sovietici. Questo è molto importante perché prima dello Sputnik non c'era assolutamente nulla di creato dall'uomo nello spazio, tenetelo bene a mente.

Ora purtroppo il nostro cielo è pieno di satelliti e soprattutto  da una montagna di spazzatura spaziale. Quindi cos'è che ha scoperto il team Beatrice Villarroel. Osservando queste lastre hanno scoperto la presenza in orbita migliaia e migliaia di luci, molto simili alla luce delle stelle,  queste luci che tecnicamente vengono chiamate riflessioni speculari, sono riflessi solari dovuti da qualcosa di artificiale, qualcosa di tecnologico, che ha  come struttura una superficie piatta e super riflettente, tipo lo specchio, Villarroel nel  suo articolo scientifico simula alcune forme che permettono questa riflessione speculare.

Voglio  anche dire che al giorno d'oggi attorno al nostro pianeta nello spazio questi  riflessi vengono osservati di continuo. Ma una volta, negli anni 50, quando non c'era niente di umano nello spazio, qual era la fonte di questi riflessi? Chi c'era lassù? E sentite questa, il motivo per cui hanno chiamato questi riflessi transienti è perché hanno confrontato lastre distanti temporalmente tra loro di una mezz'ora, e se nella prima lastra c'era la presenza di questi riflessi,  in quella della mezz'ora successiva non c'erano più. La Villarroel  esclude categoricamente cose tipo meteore eccetera perché lascerebbero nella lastra lascia del loro tragitto.

Questo perché la lastra fatta dal telescopio è sì una fotografia a lunga esposizione dalla durata di minuti o anche ore. Quindi sulla lastra viene impresso il percorso di qualsiasi cosa che sta osservando il telescopio.

Infatti questi transienti non sono in movimento, sono strazionari, in orbita geosincrona. E sapete cosa ha suggerito la Villarroel? Che l'orbita geosincrona è un ottimo punto se si vuole osservare il pianeta Terra. 

Ora, gli studiosi del team di Villarroel si sono chiesti se questi riflessi sono causati veramente da strutture piatte e super riflettenti, allora se andiamo a controllare nella zona d'ombra  terrestre questi transienti non ci saranno. Ed è logico perché siccome lì la luce solare non arriva, venendo a mancare la causa di questi riflessi, cioè il sole, i riflessi non ci  saranno nonostante la presenza di queste strutture artificiali. E indovinate un po', la presenza dei transienti nella zona d'ombra terrestre è scesa drasticamente.

E questo è  un fatto che non si può assolutamente ignorare, perché se questi riflessi fossero dei difetti  delle lastre, allora sarebbero presenti anche all'interno della zona d'ombra terrestre.  

Dopo tutte queste informazioni  rimane solamente una grande domanda. Chi era presente nei nostri cieli in un momento dove  l'umanità non aveva ancora messo piede nello spazio? E secondo la Villarroeli dati indicano una presenza artificiale, una presenza tecnologica, una presenza per logica non umana, non proveniente dal nostro pianeta. Non so se avete capito, qui stiamo parlando della presenza di  migliaia e migliaia di oggetti artificiali fuori dal nostro pianeta.

Che cosa erano erano? Cosa stavano facendo  lì? E soprattutto sono ancora lì? Gli articoli scientifici della Villarroel sono in fase di pre-print e lei teme che non passino il processo a causa dello stigma della comunità astronomica, che è un modo elegante per non dire che è gente manipolata, perché quando si parla di dati oggettivi le opinioni personali vanno messe da parte. 

Per chi  vuole approfondire lo invito ad ascoltare o leggere le interviste che ha fatto Beatrice Villarroel riguardo questo argomento.

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